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Creazione e aggiunta di set di dati (Generatore report 3.0 e SSRS)

Un set di dati consente di specificare i dati che si desidera utilizzare da una connessione dati. È basato su una connessione dati salvata nel report come origine dati incorporata o come riferimento a un'origine dati condivisa su un server di report. Nel set di dati è inclusa una query che specifica un set di campi. Quando si trascinano questi campi nell'area di progettazione, è possibile creare espressioni che restituiscono i dati effettivi quando si esegue il report.

Esistono due tipi di set di dati:

  • Set di dati condiviso.   Un set di dati condiviso viene definito nel server di report. È possibile individuare il server per creare un set di dati condiviso o per selezionarne uno predefinito da aggiungere al report.

  • Set di dati incorporato.   Un set di dati incorporato viene definito e utilizzato esclusivamente dal report in cui è incorporato.

In un set di dati sono inclusi anche parametri, filtri e opzioni dati che specificano informazioni sui caratteri in materia di distinzione tra maiuscole e minuscole, distinzione Kana, distinzione larghezza, distinzione tra caratteri accentati e non accentati e sensibilità alle regole di confronto.

Creazione di set di dati da origini dati esterne

  1. Set di dati nel riquadro Dati report   Un set di dati viene visualizzato nel riquadro Dati report in seguito alla creazione di un set di dati incorporato o l'aggiunta di un set di dati condiviso. Un set di dati è basato su un'origine dati.

  2. Progettazione query   Quando si progetta una query di database, viene visualizzata la finestra Progettazione query che è associata al tipo di origine dati.

  3. Comando di query   La finestra Progettazione query consente di compilare un comando di query. La sintassi del comando è determinata dal provider di dati.

  4. Estensioni dati/provider di dati   La connessione ai dati può avvenire attraverso più livelli di accesso ai dati.

  5. Origini dati esterne   È possibile recuperare dati da database relazionali, database multidimensionali, elenchi SharePoint, servizi Web o modelli di report.

  6. Risultati della query   è possibile eseguire la query e vedere un set di risultati di esempio. Per eseguire una query, è necessario disporre di credenziali per la fase di progettazione.

  7. **Metadati da schema   **Il provider di dati esegue un comando di query dello schema separato dalla query per recuperare metadati per la raccolta di campi dei set di dati. Ad esempio, un'istruzione Transact-SQLSELECT restituisce i nomi di colonna per una tabella di database. Utilizzare il riquadro Dati report per espandere il set di dati per visualizzare la raccolta di campi di un set di dati. 

I dati inoltre possono essere inclusi in un report utilizzando set di dati condivisi predefiniti e parti di report. Tali elementi dispongono già delle informazioni necessarie sulla connessione dati. Per ulteriori informazioni, vedere Aggiunta di dati a un report (Generatore report 3.0 e SSRS) e Parti di report (Generatore report 3.0).

Per ulteriori informazioni sui tipi incorporati di origini dati e sulle estensioni dati, vedere Aggiunta di dati da origini dati esterne (SSRS).

Nota

È possibile creare e modificare definizioni del report (con estensione rdl) in Generatore report 3.0 e in Progettazione report di Business Intelligence Development Studio. Ogni ambiente di creazione offre modalità differenti per creare, aprire e salvare report ed elementi correlati. Per ulteriori informazioni, vedere Progettazione di report tramite Progettazione report e Generatore report 3.0 (SSRS) nel Web all'indirizzo microsoft.com.

Contenuto dell'articolo

Informazioni sui set di dati del report e sulle query

Confronto e creazione di set di dati condivisi e set di dati incorporati

Ordinamento, raggruppamento e filtro dati in un set di dati

Utilizzo di parametri e di set di dati

Utilizzo di modelli di report

Utilizzo di set di dati e di mappe

Visualizzazione dei dati da più set di dati

Visualizzazione di un messaggio quando non sono disponibili righe di dati

Impostazione delle opzioni del set di dati

Informazioni sui set di dati del report e sulle query

In un set di dati del report è contenuto un comando di query che viene eseguito sull'origine dati esterna e consente di specificare i dati da recuperare. Per compilare il comando di query, è possibile utilizzare la finestra Progettazione query associata all'estensione per i dati per l'origine dati esterna. In questa finestra è possibile eseguire il comando di query e visualizzare un set di risultati. Il set di risultati è un set di righe rettangolare che dispone di nomi di colonna e di righe con lo stesso numero di valori in ogni riga. I dati gerarchici, noti anche come gerarchie incomplete, non sono supportati. I nomi di colonna vengono salvati nella definizione del report come elenco di campi del set di dati.

Dopo avere aggiunto set di dati al report in uso, i campi dalle raccolte di campi del riquadro Dati report vengono trascinati nelle tabelle, nei grafici e in altri elementi del report utilizzati per progettare il layout del report. Per ulteriori informazioni sull'utilizzo dei campi, vedere Utilizzo di campi in un set di dati del report (Generatore di report 3.0 e SSRS).

Informazioni sui dati da un set di dati del report

A seconda dell'estensione per i dati, un set di dati del report può essere costituito dai tipi di dati seguenti:

  • Un set di risultati di un database relazionale restituito in seguito all'esecuzione di comandi di database, stored procedure o funzioni definite dall'utente. Se vengono recuperati più set di risultati tramite una singola query, solo il primo set di risultati viene elaborato e tutti gli altri vengono ignorati. Quando, ad esempio, si esegue la query riportata di seguito in Progettazione query basata su testo, nel riquadro dei risultati viene visualizzato solo il set di risultati per Production.Product:

    SELECT ProductID FROM Production.Product
    GO
    SELECT ContactID FROM Person.Contact
    
  • Un set di righe bidimensionale restituito da origini dati multidimensionali che utilizzano il protocollo XMLA (XML for Analysis). Alcuni provider di dati forniscono ulteriori proprietà di celle e dimensioni dall'origine dati, che non è possibile visualizzare nel set di risultati ma che sono disponibili nel report.

  • Un set di risultati bidimensionale restituito da origini dati XML che includono elementi XML, con i relativi attributi ed elementi figlio.

  • Un set di risultati restituito da qualsiasi provider di dati .NET Framework registrato e configurato.

  • Dati da un modello di report progettato per una specifica origine dati, con entità, relazioni di entità e campi predefiniti. Per ulteriori informazioni, vedere "Utilizzo di modelli di report come origini dati" nella documentazione relativa a Reporting Services inclusa nella documentazione online di SQL Server.

Quando il report viene elaborato in fase di esecuzione, il set di risultati effettivi restituito per una query può includere zero o più righe. È anche possibile che le colonne definite nella query non siano presenti nell'origine dati. I valori Null restituiti dall'origine dati vengono mappati al valore System.DBNull.Value di .NET Framework.

Per ulteriori informazioni sui campi del set di dati, vedere Utilizzo di campi in un set di dati del report (Generatore di report 3.0 e SSRS).

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Query del set di dati

In fase di progettazione quando si esegue una query del set di dati in Progettazione query, viene visualizzato un set di righe dell'origine dati in cui sono riportati dati di esempio. In fase di esecuzione, quando un utente visualizza il report, la query del set di dati potrebbe produrre valori differenti in quanto i dati dell'origine dati sono stati modificati. Ogni volta che il report viene elaborato, potrebbero essere visualizzati nuovi dati.

Quando si definisce ciascun set di dati, in Generatore report si apre la Progettazione query che corrisponde al tipo di origine dati per consentire di progettare query. Per definire ad esempio una query per dati provenienti da un database relazionale di SQL Server, nelle procedure guidate relative a tabella, matrice, grafico e mappa viene visualizzata un'interfaccia grafica semplice che consente di compilare la query; infatti, si dovranno solo scegliere i campi desiderati nel set di dati.

In Progettazione query è possibile effettuare le seguenti operazioni:

  • Passare dalla visualizzazione della query in formato grafico a quella basata su testo. Utilizzare l'interfaccia grafica per esplorare schemi, tabelle, viste e stored procedure sull'origine dati. Utilizzare la visualizzazione basata su testo per digitare, incollare o visualizzare una query esistente, utilizzata in genere per una query complessa che non può essere visualizzata in Progettazione query. Ad esempio, è possibile importare una query da un file Transact-SQL (con estensione sql), un report diverso sul server di report o un file di definizione del report (con estensione rdl) da una condivisione di file.

  • Eseguire la query per visualizzare i dati. La query restituisce un set di risultati. Le colonne del set di risultati diventano la raccolta dei campi per il set di dati. Le righe del risultato diventano i dati per il set di dati. È possibile utilizzare la query fino a ottenere le colonne desiderate.

  • Aggiungere parametri di query per recuperare solo i dati desiderati per il report. I parametri di query automaticamente generano i parametri del report corrispondenti. Per un'origine dati del modello di report, il filtro che si specifica automaticamente consente di generare un parametro del report corrispondente. I parametri del report consentono agli utenti di specificare i dati del report da visualizzare quando si esegue il report. Ad esempio, l'utente seleziona le categorie di prodotto per le quali si desiderano i dati e, quando si esegue il report, vengono visualizzati i dati solo per quelle categorie di prodotto nel report.

  • Importare una query esistente da un altro report.

Le finestre Progettazione query possono fornire una modalità grafica o una modalità testo, a seconda del tipo di origine dati. Se si sceglie la modalità testo, è necessario utilizzare la sintassi di query adatta per l'origine dati.

Quando si definisce un set di dati del report, è possibile impostare le proprietà dei dati nella query oppure accettare quelle predefinite impostate dal provider di dati. È inoltre possibile modificare un tipo di dati mediante una delle strategie seguenti:

  • Riscrivendo la query del set di dati in modo che converta un campo in un tipo di dati differente.

  • Modificando il campo nel set di dati e specificando un formato personalizzato.

  • Creando un nuovo campo personalizzato basato su un campo del database e specificando un formato personalizzato.

Per ulteriori informazioni, vedere Utilizzo di campi in un set di dati del report (Generatore di report 3.0 e SSRS).

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Importazione delle query esistenti per un set di dati

Quando si crea un set di dati, è possibile creare una nuova query o importarne una esistente da un file o da un altro report. Quando si importa una query da un altro report, è possibile scegliere la query da importare dall'elenco di set di dati nel report.

Sono supportati solo i tipi di file con estensione sql e rdl. Le query MDX (Multidimensional Expression), DMX (Data Mining Prediction) e le query modelli (SMQL) possono essere generate solo dalla Progettazione query associata.

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Confronto e creazione di set di dati condivisi e set di dati incorporati

Un set di dati incorporato è definito in un report o in una parte di report pubblicata. Le modifiche apportate a un set di dati incorporato influiscono solo su quel report o su quella parte di report.

Un set di dati condiviso è definito su un server di report o un sito di SharePoint, è basato su un'origine dati condivisa e può essere utilizzato da più report e parti di report. Le modifiche apportate a una definizione del set di dati condiviso influiscono su tutti i report e su tutte le parti di report che la utilizzano.

Quando si aggiunge un set di dati condiviso a un report, la raccolta campi del set di dati viene aggiornata alla definizione corrente sul server di report. Non si ricevono notifiche di aggiornamento quando le modifiche vengono apportate sul server di report. Per sincronizzare una copia locale della raccolta campi con le modifiche apportate alla definizione del set di dati condiviso sul server di report, è necessario aggiornare la raccolta campi locale. Per ulteriori informazioni, vedere Procedura: Aggiunta, modifica e aggiornamento di campi nel riquadro Dati report (Generatore report 3.0 e SSRS).

Negli elementi del report pubblicati sono contenuti i set di dati incorporati e condivisi dai quali dipendono. Per ulteriori informazioni, vedere Utilizzo di parti del report e di set di dati in Generatore report 3.0.

Per ulteriori informazioni sulla creazione dei set di dati, vedere Procedura: Creazione di un set di dati condiviso o di un set di dati incorporato (Generatore report 3.0 e SSRS). Per ulteriori informazioni sulla gestione dei set di dati condivisi dopo il salvataggio in un server di report, vedere Gestione di set di dati condivisi nella documentazione relativa a Reporting Services inclusa nella documentazione online di SQL Server.

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Filtro, ordinamento e raggruppamento di dati in un set di dati

I dati in un set di dati provengono dall'esecuzione di un comando di query su un'origine dati esterna. La sintassi del comando di query per un'estensione per i dati consente di determinare se i dati possono essere ordinati o raggruppati. L'ordinamento e il raggruppamento vengono eseguiti nella query prima del recupero dei dati per un report. L'operazione di filtro viene eseguita invece dopo il recupero dei dati per un report.

Per ulteriori informazioni, vedere Filtro, raggruppamento e ordinamento di dati (Generatore report 3.0 e SSRS).

Filtro dei dati in un set di dati

I filtri del set di dati fanno parte della definizione del set di dati in un report. Utilizzare i filtri del set di dati per specificare quali dati di un set di dati includere in un report. Quando si specificano i filtri su un set di dati, in tutte le aree dati basate sul set di dati vengono visualizzati solo i dati che passano i filtri del set di dati.

I filtri fanno parte della definizione di un set di dati condiviso. I filtri del set di dati condiviso influiscono su tutti i report che includono il set di dati condiviso. Dopo avere aggiunto un set di dati condiviso al report o dopo avere aggiunto un componente con un set di dati condiviso dipendente, è possibile creare filtri del set di dati aggiuntivi. I filtri creati vengono utilizzati solo nel report in uso, non sono parte della definizione del set di dati condiviso sul server di report.

È possibile impostare filtri aggiuntivi su un'area dati o un gruppo di aree dati. Inoltre è possibile utilizzare una combinazione di parametri e filtri per consentire agli utenti di scegliere i dati che desiderano visualizzare nel report. Per ulteriori informazioni, vedere Parametri (Generatore report 3.0 e SSRS).

Ordinamento dei dati in un set di dati

In un set di dati, l'ordinamento dei dati rappresenta l'ordine in base al quale i dati vengono recuperati dall'origine dati esterna. Si tratta dello stesso ordine che viene visualizzato quando si esegue la query in Progettazione query. Se la sintassi del comando di query supporta l'ordinamento, è possibile modificare la query per ordinare i dati nell'origine, prima che venga restituita come dati del report. Per una query Transact-SQL, ad esempio, l'istruzione ORDER BY consente di controllare il tipo di ordinamento.

Per ordinare i dati dopo la restituzione al report, definire le espressioni di ordinamento su aree dati e gruppi di aree dati. Per ulteriori informazioni, vedere l'argomento relativo al tipo specifico di area dati, ad esempio Tabelle, matrici ed elenchi (Generatore report 3.0 e SSRS).

Inoltre è possibile utilizzare una combinazione di parametri ed espressioni di ordinamento per consentire agli utenti di scegliere il tipo di ordinamento dei dati in un report. Per ulteriori informazioni, vedere Parametri (Generatore report 3.0 e SSRS).

Raggruppamento di dati in un set di dati

Non è possibile raggruppare dati in un set di dati. Per l'aggregazione di dati in un set di dati, è possibile modificare il comando di query per calcolare le aggregazioni prima del recupero dei dati per un report. Tali valori sono noti come aggregazioni server. Nelle espressioni, per identificare questi valori come aggregazioni precalcolate, utilizzare la funzione Aggregate. Per ulteriori informazioni, vedere Funzione Aggregate (Generatore report 3.0 e SSRS).

Utilizzo di parametri e di set di dati

Per una query del set di dati incorporato contenente variabili di query, i parametri di query e i parametri del report corrispondenti vengono creati automaticamente. Durante l'esecuzione del report, il valore del parametro del report è collegato al parametro di query del set di dati. In questo modo, il comando di query che viene eseguito sull'origine dati esterna consente di includere i valori specificati per i parametri del report. I parametri del report consentono a un utente di scegliere i dati da visualizzare nel report. È possibile visualizzare la modalità di collegamento tra i parametri di query e i parametri del report nella pagina Finestra di dialogo Proprietà set di dati, Parametri (Generatore report 3.0).

Per un set di dati condiviso, i parametri di query sono parte della definizione del set di dati condiviso che può essere gestita sul server di report indipendentemente da un report. Nell'elenco seguente viene descritto il supporto per i valori dei parametri di query:

  • Può essere basato su un'espressione.

  • Può includere valori predefiniti.

  • Può essere impostato per la sola lettura. Non è possibile modificare i parametri di sola lettura in un'istanza del set di dati condiviso in un report.

  • Non può includere riferimenti alla raccolta predefinita Parameters che rappresenta i parametri del report.

Per configurare i valori dei parametri di query per un set di dati condiviso, in modalità progettazione del set di dati, individuare e aprire un set di dati condiviso dal server di report e impostare le opzioni nella pagina Finestra di dialogo Proprietà set di dati, Parametri (Generatore report 3.0). Per ulteriori informazioni, vedere Procedura: Creazione di un set di dati condiviso o di un set di dati incorporato (Generatore report 3.0 e SSRS).

Per alcune origini dati multidimensionali, ad esempio Analysis Services, la Progettazione query consente di specificare filtri query e di selezionare un'opzione per creare un parametro query corrispondente. Quando si seleziona l'opzione di parametro, l'estensione per i dati consente di creare automaticamente un set di dati del report separato per fornire valori disponibili per un elenco a discesa per quel parametro. Per impostazione predefinita, questi set di dati nascosti non vengono visualizzati nel riquadro Dati report.

I parametri del report collegati ai parametri di query consentono di filtrare i dati prima che questi vengano restituiti dall'origine dati esterna. È inoltre possibile filtrare i dati nel report creando filtri che sono parte della definizione del report. Per ulteriori informazioni, vedere Filtro, raggruppamento e ordinamento di dati (Generatore report 3.0 e SSRS).

Visualizzazione dei set di dati nascosti

Quando si crea una query con parametri per alcune origini dati multidimensionali, i set di dati che forniscono valori validi per il parametro vengono creati automaticamente. In alcune finestre Progettazione query, questa operazione viene eseguita specificando filtri e selezionando l'opzione per creare parametri. Per impostazione predefinita, tali set di dati, pur essendo visualizzabili, non vengono mostrati nel riquadro Dati report. Per ulteriori informazioni, vedere Procedura: Visualizzazione di set di dati nascosti per valori di parametro per dati multidimensionali (Generatore report 3.0 e SSRS).

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Utilizzo di modelli di report

I modelli di report consentono di selezionare i dati per un report senza avere una conoscenza dettagliata della struttura dei dati dell'origine dati sottostante. Gli utenti esperti nella progettazione di modelli devono in primo luogo creare un modello di report e pubblicarlo, affinché possa essere utilizzato come origine dati.

I modelli di report contengono campi predefiniti e relazioni tra dati, ovvero entità e ruoli, che vengono visualizzati nel riquadro Dati. È possibile utilizzare questi elementi nello stesso modo in cui vengono utilizzati i campi del set di dati: trascinandoli nell'area di progettazione durante la progettazione del report. Per ulteriori informazioni, vedere Interfaccia utente della finestra Progettazione query del modello di report (Generatore report 3.0).

Per ulteriori informazioni sulla compilazione di modelli di report, vedere "Utilizzo di Progettazione modelli" nella documentazione relativa a Reporting Services inclusa nella documentazione online di SQL Server. Per ulteriori informazioni sulla creazione di report ad hoc, vedere Progettazione e implementazione di report tramite Generatore report 1.0 sul sito msdn.microsoft.com.

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Utilizzo di mappe e di set di dati

Se si include una mappa nel report, è necessario fornire i dati spaziali. Questo tipo di dati può provenire da un set di dati del report, da una mappa nella raccolta mappe o dai file di forma ESRI. I dati spaziali provenienti da un report o da un file di forma ESRI non sono visualizzati come set di dati nel riquadro Dati report. Per ulteriori informazioni, vedere Mappe (Generatore report 3.0 e SSRS).

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Visualizzazione dei dati da più set di dati

Un report include in genere più set di dati. Nell'elenco seguente vengono descritte le diverse modalità di utilizzo dei set di dati presenti in un report:

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Visualizzazione di un messaggio quando non sono disponibili righe di dati

Durante l'elaborazione del report, quando è in esecuzione la query di un set di dati, il set di risultati potrebbe non contenere righe. Nel report sottoposto a rendering un'area dati collegata a un set di dati vuoto viene visualizzata come area dati vuota. Al posto di tale area è possibile specificare il testo da visualizzare nel report sottoposto a rendering. È inoltre possibile specificare un messaggio per i sottoreport quando le query per tutti i set di dati non producono dati in fase di esecuzione. Per ulteriori informazioni, vedere Procedura: Impostazione di una proprietà NoDataMessage per un'area dati (Generatore report 3.0 e SSRS).

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Impostazione delle opzioni del set di dati

Per le origini dati che supportano dati internazionali, potrebbe essere necessario impostare le proprietà di un set di dati che influiscono sull'ordinamento, le proprietà relative ai caratteri internazionali e la distinzione maiuscole/minuscole. Tali proprietà includono la distinzione tra maiuscole e minuscole, la larghezza, la distinzione dei caratteri accentati e le regole di confronto. Per ulteriori informazioni, vedere "Considerazioni sul supporto internazionale per database e applicazioni di Motore di database" e "Utilizzo delle regole di confronto" nella documentazione online di SQL Server. Per ulteriori informazioni su come impostare queste proprietà, vedere Finestra di dialogo Proprietà set di dati, Opzioni (Generatore report 3.0).

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